FRANCO ANGELI. Nato a Roma il14 maggio 1935 e morto, sempre nella stessa città, il 12 novembre 1988 a soli 53 anni. Fortemente condizionato dall’arte di Alberto Burri, realizzò opere in cui alla tela si alternano garze di cotone macchiate di vernice, da cui emergevano immagini e simboli del potere e della violenza, quali aquile imperiali, svastiche, lupe capitoline (La lupa di Roma, 1961), falci e martelli, dollari e croci, che sottolineano il tema della memoria.
Angeli diventa uno dei principali esponenti della famosa Scuola di Piazza del Popolo, costituita dallo stesso autore congiuntamente a Mario Schifano e Tano Festa, con i quali condivide un lungo e fruttuoso percorso che li porterà a diventare gli esponenti di spicco della pop art italiana. I tre si incontrarono per caso in occasione della mostra di pittura “Premio Cinecittà”, nell’ottobre del 1960, promossa dall’allora PCI.
Nel 1964 fu presente alla Biennale di Venezia, manifestazione che introdusse in Italia gli artisti della pop art americana. Durante gli anni settanta si accostò ai temi di impegno politico (come la guerra in Vietnam), per poi rivolgersi a soggetti figurativi come lune, piramidi, aeroplani, obelischi, testimonianza dei suoi viaggi in Oriente.