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Guido Crepax, di cui il vero nome è Guido Crepas, nasce a Milano nel 1933. Durante gli studi in architettura, comincia a lavorare come artista grafico ed illustratore pubblicitario. comincia a lavorare per diverse riviste, libri e cover di LP, tra cui anche quello di Domenico Modugno “Nel blu dipinto di blu”, ma nel 1957 diviene famoso grazie alla creazione pubblicitaria della Shell, dal quale riceve il Premio Palma d’Oro per la Pubblicità. L’anno dopo comincia a disegnare le copertine della prima rivista medica italiana il “Tempo Medico”.
Nel 1963 Crepax trova la sua maggiore popolarità: i fumetti. Nel 1965 crea il suo personaggio più celebre Valentina Rosselli, che appare per la prima volta nella rivista di fumetti “Linus”, interpretando il ruolo di fidanzata di un critico d’arte, Philip Rembrant (il supereroe Neutron). Valentina, ispirata all’attrice del cinema muto Louise Brooks, diventa ben presto il personaggio principale della serie che arriva fino al 1995. Le avventure di Valentina sono un miscuglio di temi onirici, fantascienza, fantasy, spionaggio e (successivamente) erotismo. Hanno avuto un grande successo in Italia e all’estero (specialmente in Francia). Neutron, invece, col tempo diventa il personaggio di un fumetto pubblicato nella rivista Corto Maltese, ispirato all’Odissea di Omero.
Crepax crea anche altri fumetti le cui protagoniste sono le eroine: Belinda, Bianca, Anita e Francesca. La bionda Anita, ispirata da Anita Ekberg (protagonista del film La dolce vita di Federico Fellini), è la protagonista di una impressionante storia sognante in cui ha un rapporto sessuale con la TV (precedendo quindi Videodrome di Cronenberg). Bianca, nonostante il nome, ha lunghi capelli scuri e viene ripresa in vari libri, tra cui la versione di Crepax dei Viaggi di Gulliver. I fumetti su Francesca non hanno invece nessuna connotazione erotica (riguardano la vita di una collegiale).
Nel 1977 produce L’uomo di Pskov seguito un anno dopo da L’uomo di Harlem (fumetto riguardante il mondo del jazz nella città di New York). L’ultimo lavoro, nel 2002, riguarda l’adattamento di Frankenstein, tratto dal libro di Mary Shelley.
I lavori di Crepax sono stati tradotti in molti Paesi stranieri, come Francia, Brasile, Spagna, Germania, Giappone, Stati Uniti, Finlandia e Grecia.
Guido Crepax muore a Milano nel 2003.
Crepax viene ricordato, tutt’oggi, come uno dei più grandi fumettisti italiani, è stato in grado di influenzare profondamente il mondo del fumetto erotico europeo dalla seconda metà del XX secolo.