FRAI Felicita

Felicita Frai nasce a Praga nel 1909. Interrompe gli sudi universitari per trasferirsi in Italia, prima a Trieste e poi a Ferrara. Qui è allieva di Achille Funi con il quale studia la tecnica dell’affresco e collabora nel 1936 alla decorazione del Palazzo della Consulta. Nel 1938 debutta all’Esposizione Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, tornandovi anche nel 1948. Negli anni Quaranta si trasferisce a Milano, dove frequenta lo studio di Giorgio De Chirico e partecipa a tutte le edizioni della Triennale dal 1945 al 1954. Si dedica alla pittura di figura e alla natura morta, ma anche all’incisione e all’illustrazione di libri quali “Viaggio attraverso lo specchio” (1947) di Lewis Carroll e “L’albero del riccio” (1948) di Antonio Gramsci. A Milano stringe amicizia con personaggi che vanno ad arricchire il suo bagaglio culturale: da Carrieri a Quasimodo, da Buzzati a Carlo Carrà, sino a Lucio Fontana, Crippa, Alfonso Gatto. Le sue opere hanno sempre avuto, come soggetti, figure femminili, che all’inizio della sua carriera venivano fissate in forme classicheggianti, mentre, nella produzione più recente assumevano una forma dii gentilezza quasi “bambolesca”, alternando momenti in cui la violenza originaria si fa aspra ed ambigua.
Si spegne a Milano nel 2010

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