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Davide Iovino nasce a Palermo nel 1978. Inizia i propri studi artistici presso l’Istituto Regionale d’Arte di Bagheria. Si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo con il massimo dei voti e successivamente si abilita per l’insegnamento delle discipline plastiche. L’inizio del suo percorso artistico è caratterizzato dalla ricerca sulla forma inerente il filone del mito, visto in relazione alle caratteristiche più intrinseche dell’essere che lo rendono attuale. I materiali adoperati vanno dalla terracotta al gesso, passando per il bronzo al legno, scelti ogni volta in base alle diverse esigenze, imprimendo sempre e comunque, in esse, la stessa energia basata sull’esigenza comunicativa. Nel corso degli anni la sua ricerca si dirige nella scelta del materiale, che viene adoperato in base ai desideri ed alle problematiche della società odierna. Infatti, dalla sua ultima mostra personale, dal titolo Plastika, svoltasi ad inizio ottobre 2011 a Palermo, emerge un’attenzione dell’artista su materiali di riciclo, che egli trasforma nei suoi “Eco-mostri”; inoltre suscitano curiosità ed ammirazione le sue opere in plex e poliuretano espanso. Ma soprattutto le sue opere identificano un’attenzione verso i “falsi miti” del mondo contemporaneo, causa per cui ci si libera spesso dagli ideali e dagli oggetti storici, dandoli in pasto alle discariche che sovrastano le città, senza tener conto del loro valore: ed è per questo che ha creato la sua ultima serie dal titolo “V.S.A. – Variazioni sull’Arte”.
La Collezione del Talento ha suscitato particolare interesse anche per la serie pittorica “posSEXion”, in quanto i particolari dei volti, rappresentati in tutte le sfumature emotive, è sinonimo che per l’artista, così come per gli uomini che amano le loro compagne, la vera essenza di una donna sia la testa, l’intelletto e le azioni da esso derivanti, ma anche i sentimenti provenienti dal cuore, espressi dal volto. Il corpo, ritratto in maniera “veloce”, ed i desideri ad esso ricondotti, sono espressione di complemento e completezza dell’essere donna.
Diverse opere dell’artista hanno carattere pubblico, come la realizzazione dell’aquila per la Chiesa di Santa Gemma di Mazara del Vallo (TP) e la realizzazione del portale ed ornamento interno di una cappella del cimitero di Bagheria (PA).