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Riccardo Licata nasce a Torino, il 20 dicembre del 1929. Tra il 1935 ed il 1945 vive a Roma con la sua famiglia e successivamente si trasferisce a Venezia, dove comincia a frequentare il Liceo Artistico. Studia la cultura della Bauhaus e inizia a cimentarsi con il mosaico. Conosce gli artisti Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova, Lorenzo Viani, Giulio Turcato e Renato Birolli. Nel 1949 con altri giovani costituisce un gruppo di tendenza astratta. Nel 1950 s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia e due anni più tardi partecipa con un grande mosaico alla Biennale di Venezia e, nel 1953, alla Triennale di Milano.
Conosce Gino Severini e diventa suo assistente alla cattedra di mosaico. Comincia a vivere tra Parigi e Venezia, frequentando gli studi di vari artisti. Diventa docente di mosaico all’Accademia di Belle Arti di Parigi e, dal 1970, insegna tecniche dell’incisione a Venezia. Nel 1963 vince il premio Michetti. Partecipa alle Biennali di Venezia del 1964, 1970 e 1972, alla Quadriennale di Roma, alle Biennali di Parigi, San Paolo e Alessandria d’Egitto.
In questo periodo sviluppa e definisce quello che poi diventerà il suo linguaggio artistico, una specie di alfabeto composto da simboli e tratti grafici, che saranno i “soggetti” di moltissime sue opere, specialmente gli oli su tela, nelle tecniche miste, e nelle serigrafie a tiratura limitata. Questi tratti Licata stesso li definisce lettere immaginarie, una “scrittura grafico-pittorica” che trae ispirazione dal linguaggio musicale.
Suoi grandi mosaici sono installati in spazi pubblici di città italiane e francesi quali Genova (Palazzo dei lavori pubblici), Bourgoin-Jallieu, Sault-lès-Rethel, Lilla (Università),Perpignano, Monza (largo di via Italia), Reggio Emilia (Camera del Lavoro), ecc. Si è occupato anche di scenografie teatrali (Medea di Euripide, nel 1978 a Treviso, Teatro Comunale) e di balletto (Ichspaltung di Giuseppe Marotta nel 1980 a Venezia, Teatro Goldoni).
Anche moltissime sue opere si trovano presso Musei d’Arte Moderna di Venezia, Milano, Mulhouse, Alessandria, Roma, Torino, Varsavia, San Paulo del Brasile, Vienna, New York, Stoccolma, Firenze, Stoccarda, ecc.
Tra Venezia e Roma, in importanti luoghi come La Biblioteca Nazionale Marciana ed il Museo Nazionale di Palazzo Venezia, sono state ospitate importantissime mostre del maestro, esaltando ciò che è stata la sua ricca ed originale produzione artistica. Proprio la mostra “Riccardo Licata e le stagioni dello spazialismo a Venezia” ha proposto una rassegna delle opere di Licata tra gli anni 50 e 60, confrontandole con quelle di altri artisti contemporanei aderenti alla corrente spazialista, di cui fu il fondatore Lucio Fontana.
Sempre nell’anno 2009, la città di Venezia, per celebrare gli 80 anni del pittore e mosaicista, ospita nel prestigioso Palazzo Ducale una grande mostra di mosaici e vetri. Nello stesso anno Venezia ospita inoltre, presso la sede espositiva della ex Chiesa di Santa Marta, “Porto D’Arti” evento collaterale alla 53esima Biennale d’arte (progetto che figurerà nel Catalogo generale della stessa Biennale e in tutte le comunicazioni dell’Ente) in cui il maestro, che già annovera ben 8 presenze alla Biennale Veneziana, espone unitamente ad altri 7 artisti italiani di fama internazionale, tra i migliori esempi italiani nell’ambito delle arti visive.