ORFEO TAMBURI nasce a Jesi, provincia di Ancona, nel 1910. E’ uno degli artisti italiani più dotati e significativi all’interno del panorama artistico italiano ed europeo. La sua pittura, agli inizi, richiama toni e modi post-impressionisti e si modifica dagli anni Quaranta verso soluzioni più realistiche e personali, immediate negli schemi di composizione con forme e colori più semplici e sintetici. In Italia si dedica al paesaggio, alla figura e talvolta ai fiori, raro ricordo dei suoi marchigiani inizi artigianali. Si trasferisce a Roma in giovane età , frequentando l’Accademia di Belle Arti e iniziando a collaborare alle più importanti riviste letterarie e artistiche. Espone nel 1932 alla III Sindacale Laziale e, l’anno successivo, alla I Mostra Nazionale del Sindacato degli artisti; nel 1935 espone alla II Quadriennale di Roma.
Insieme a Guttuso, Guzzi, Montanarini, Ziveri, Fazzini, espone nel gennaio 1940 alla Galleria di Roma in una mostra significativa del nuovo clima realista . E’ presente alla Biennale di Venezia e nel 1941 ha una personale alla Galleria Barbaroux di Milano. Gino Severini gli dedica inoltre una piccola monografia. . Nel 1947 si reca a Parigi, che dal quel momento diventa la sua città, instaurando un rapporto fecondo con il poeta Cendras e i pittori Villon e Vlaminck. Le vie e le case parigine diventano il leit-motiv della sua produzione artistica. Tiene la sua prima personale a Parigi nel 1948. Svolge anche attività di scenografo e illustratore. Nel 1957 espone al Museo d’Arte Moderna di San Francisco, alla galleria Landau di Los Angeles. Muore a Parigi nel 1994.