Giulio Turcato nasce a Mantova nel 1912. Frequenta il liceo artistico e la scuola di nudo artistico a Venezia. Nel 1942 espone la sua prima opera, Maternità, alla Biennale di Venezia: essa è la prima di 15 partecipazioni alla Biennale e nel 1958 vince il Premio Nazionale. Nel 1943 inizia a frequentare, a Roma, la trattoria Fratelli Menghi, punto d’incontro per registi, sceneggiatori, poeti e pittori come Renato Guttuso, Antonio Corpora, Piero Dorazio. Assieme ad Emilio Vedova e Toti Scialoja, espone alla Galleria dello Zodiaco e alla Quadriennale di Roma.
Nel 1947 firma il manifesto “Forma 1″, aderisce al gruppo del “Fronte nuovo delle arti”. Successivamente a causa di diverbi riguardanti lo stile e gli impegni politici che il gruppo richiedeva, Turcato se ne distacca per aderire nel 1952 al cosiddetto “Gruppo degli Otto”, insieme ad alcuni dei più noti esponenti dell’astrattismo informale italiano come Afro Basaldella, Antonio Corpora, Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova, Mattia Moreni.
Intanto il suo astrattismo stava ormai trovando una dimensione unica ed originale, in quanto “raffreddava” la sua arte con colori che paiono sgorgare lentamente dalla tela, usando materiali quali la sabbia, a cui conferisce un caratteristico aspetto cangiante, ricorrendo al monocromo e all’uso della gommapiuma, con la quale confeziona gelide e intriganti “Superfici lunari”. Un percorso completamente inverso rispetto a quello di Emilio Vedova, diretto verso la violenza del segno. Nel 1955 la Gnam di Roma acquista un suo Reticolo per le collezioni permanenti e vince il Premio della Presidenza del Consiglio. E’ presente negli anni ’60 a Documenta di Kassel, alla Biennale di San Paolo del Brasile, al MoMa di New York, al Pac di Milano, alla Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco, al Musée de l’Athenée di Ginevra, al Philadelphia Museum of Art. Tutt’oggi ha un mercato ancora nazionale e ampi margini di incremento di scambi e valori.
Muore a Roma nel 1995
Ringraziamo il Sig. Maurizio per il suo preziosissimo contributo sul titolo e l’anno della lito-serigrafia di Giulio Turcato.
Titolo: Composizione
Anno: 1972
Tiratura: 20 p.d.a in numeri romani; 100 numeri arabi
Fonte: Archivio Turcato, Roma
Amministrazione della Collezione del Talento